Caro A.,

ho assistito con molto piacere alla serata "un ciuff nella memoria" dedicata al basket, che è stata molto bella, ma permettimi di fare un intervento sull'argomento riguardante l' origine dello stesso a Rovagnate.
Se me lo permetti ti racconto una storia. 
La pallacanestro, perché così si chiamava in Italia nel '68/69, a Rovagnate non è nata da fantomatici professori di ginnastica dei Licei di Lecco, ma ha nomi e cognomi Rovagnatesi.
Angelo Valli ed io arrivavamo dal collegio, lui dai Barnabiti ed io dai Salesiani, dove entrambi avevamo imparato a giocare a pallacanestro, (almeno i fondamentali) e quell'estate durante l'oratorio serale seguito dal don Alfonso, lanciammo l'idea di provare a formare una squadra e partecipare al torneo CSI di Lecco.
Da parte del don Alfonso ci fu un incitamento a trovare chi poteva interessarsi al nuovo sport, con l'assicurazione che lui ci avrebbe appoggiato; cosa che puntualmente avvenne.
Fu così che coinvolgemmo, Mario Colombo, Damiano Sottocornola, Renato Sironi ed Enrico Aldeghi e cominciammo a far conoscere ed apprendere i fondamentali.
Andammo poi noi a Lecco alla sede del CSI a chiedere quali documenti occorressero per l'iscrizione, venendo a conoscenza che per l'iscrizione la squadra doveva avere almeno 7 nomina ti vi da dichiarare a referto e quindi dopo aver coinvolto Sergio Sironi e Dario (lungo) Colombo, ci iscrivemmo autotassandoci, per la verità non una grossa cifra, al primo torneo.
Fu ovviamente un torneo disastroso quanto a risultati, ma permise ad altri ragazzi di cominciare ad amare questo sport; su tutti Umberto Motta ed Alcide Molteni.
L' anno successivo si aggregarono, oltre ai suddetti, 2 ragazzi di Olgiate dei quali ricordo solo Michele detto Michi, mi dispiace per l'altro di cui non rammento il nome.
Arrivò anche per nostra e vostra fortuna Nino Perego, che giocava come difensore nell' ARS calcio, e che si era innamorato del nostro sport. Si propose come accompagnatore e noi tutti ne fummo felici perché riuscì subito a dare una parvenza di organizzazione ad una masnada di ragazzotti un po' anarchici, che giocavano solo per il gusto di giocare. Avevamo finalmente un infiltrato nella società ARS che in quel periodo "vedeva" solo calcio.
In quegli anni si organizzavano i famosi Giochi della Gioventù, e Rovagnate fu uno tra i primi paesi, se non il primo in assoluto della zona ad inserire la pallacanestro fra i giochi. Ognuno di noi "vecchi" si prese a carico una squadra e si fece il torneo. Non sono certo ma credo che tutti voi che poi avete sviluppato il basket o comunque una buona parte di voi, deriviate da quella esperienza.
Il merito maggiore, comunque, e per questo avete l'obbligo di ricordarlo sempre, e stato di don Alfonso, del quale pochi a Rovagnate si ricordano, che ha battagliato non poco con l'allora dirigenza dell'ASR, il presidente di allora era il sig. Franzosini, per convincerli ad accettare lo sviluppo di un nuovo sport, ed a sollecitare e forse anche finanzi are la costruzione del primo campetto asfaltato che ancora resiste ed esiste oggi.
Tralascio il fatto che, a parte le magliette, ci autofinanziavamo per le trasferte a Lecco e Mandello, per pagarci la benzina da mettere nelle ns. automobiline, per scarpe e pantaloncini e per i pochi palloni, tanto che i primi allenamenti sull'asfalto li facevamo con i palloni di calcio per non rovinare quelli della pallacanestro.
Poi siete arrivati voi ed avete portato il basket Rovagnate ad un livello veramente superiore, cosa che io sicuramente non avrei saputo fare Congratulazioni veramente sentite.

Con amicizia e cordialità